Il bicchiere non è pieno e non è vuoto. È l’aritmetica a guidare i ragionamenti: “Torniamo a casa con un punto in più di quando siamo arrivati“. Lecce-Roma 1-1. A leggerlo così suona come un passo falso antipatico, nella volata per la Champions, ma José Mourinho sa accontentarsi: “Non è il risultato che volevamo e credo si sia visto sul campo. Abbiamo provato a vincere fino all’ultimo e avremmo anche potuto farlo. Però bisogna essere onesti: non è facile giocare contro il Lecce, che ti salta addosso ed è forte nei duelli, soprattutto su un campo che era in condizioni orribili e penalizzava la squadra che aveva maggiore qualità. È stata una partita dura, intensa, per certi versi anche bella. E non mi sento di parlare di due punti persi“.
Il lato positivo a suo parere resta la classifica: “Siamo lì, insieme al Milan. Non avrei mai immaginato all’inizio del campionato di trovarmi a questo punto. Ora però viene la parte difficile, perché giocare anche l’Europa League ci creerà dei problemi”. La Roma è inciampata nel primo passo del trittico che poteva garantirle di allungare sulla concorrenza. Mourinho osserva: “Non sono dispiaciuto. Non ho niente da rimproverare alla squadra, né dal punto di vista individuale né collettivo. Ho apprezzato invece l’umore dei giocatori nello spogliatoio. Erano delusi per non aver vinto. Significa che la squadra sta crescendo come mentalità e personalità. Anche i ragazzi riconoscono che due o tre anni fa una partita così l’avrebbero addirittura persa“.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida