Brutte, anzi, pessime notizie da Trigoria. Il sabato in casa giallorossa si fa più cupo nel tardo pomeriggio quando emergono gli esiti degli esami strumentali di Smalling e Wijnaldum. Dopo due giorni di euforia per la rimonta sul Feyenoord si torna a fare i conti con una stagione davvero sfortunata dal punto di vista degli infortuni.
Lesione muscolare al flessore della coscia sinistra per entrambi i calciatori. Atalanta, Milan e Monza sono da dimenticare per entrambi. Ma mentre l’olandese può mettere nel mirino una convocazione contro l’Inter per poi essere pronto per l’andata della semifinale all’Olimpico contro il Bayer Leverkusen, ci vorrà più tempo per Smalling. La lesione del difensore inglese è più profonda, difficile perciò azzardare tempi di recupero. La speranza è di averlo per il ritorno europeo a Leverkusen del 18 maggio. Probabilmente non una situazione di emergenza per Mourinho, ma il portoghese perde in un colpo solo il suo leader difensivo (praticamente mai assente quest’anno) e quella che stava oramai diventando una pedina fondamentale per il centrocampo giallorosso.
Due titolari, due leader tecnici e d’esperienza che non potranno aiutare la Roma in queste settimane decisive sul fronte campionato ed Europa. Le alternative non mancano, anche se costruire una difesa senza l’ex Manchester United diventa un esercizio complicato. Sarà Llorente, a partire dalla trasferta di Bergamo, a sostituire Smalling. Lo spagnolo si sta confermando a buoni livelli e può garantire discreta qualità in uscita alla retroguardia. Saranno settimane decisive anche sul fronte riscatto: i 18 milioni pattuiti con il Leeds a gennaio sono una cifra eccessiva per le casse del club, ma Pinto proverà a sondare con gli inglesi per un eventuale sconto.
Non è da escludere, però, il passaggio alla difesa a quattro. Senza Chris sarebbe più facile ripristinare il modulo con due soli centrali. Quando Mourinho lo ha fatto in questa stagione, ha sempre ricevuto ottime risposte, l’ultima volta giovedì. Una squadra più offensiva e con diversi intrepreti schierati in ruoli più adatti, dai centrocampisti agli attaccanti. Più facile, invece, trovare sostituti a Wijnaldum per poche settimane. Lo Special One ha dovuto fare a meno dell’ex Liverpool per sei mesi, perciò conosce alternative e ricambi adeguati.
FONTE: Il Tempo – L. Pes