In qualche modo, per uno come José Mourinho, è come un passaggio sotto le forche caudine. Una delle richieste della Procura Federale per accettare il patteggiamento per chiudere il caso Chiffi, infatti, è che l’allenatore faccia pubbliche scuse all’arbitro. Si deciderà tutto stamattina.
Alle 10 il Tribunale Federale Nazionale valuterà se sia stato raggiunto l’accordo per il patteggiamento – ammenda da devolvere a specifici enti e scuse – oppure se si andrà a processo, con il serio rischio che l’allenatore (recidivo) venga squalificato in campionato, così come presto avverrà nelle Coppe.
“Chiffi è l’arbitro più scarso che abbia mai incontrato in carriera – aveva detto Mourinho dopo il match col Monza –. La Roma non ha la forza che hanno anche altre squadre per dire non vogliamo certi arbitri. Anche se a volte mi sembra che non ne abbia nemmeno la voglia”.
Parole durissime, che hanno incardinato la trattativa sulla bozza di accordo su cui le parti ieri hanno lavorato fino a tardi. E pensare che proprio ieri il presidente federale Gravina aveva detto: “La Roma è una grande società e sa che ci possono essere errori arbitrali, ma abbandoniamo queste ipotesi di complotto che creano solo alibi”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini