Si ripartirà da quel gruppo riunito a metà campo da José Mourinho al termine di un derby perso ingiustamente. Dove la Roma ha dato tutto e da oltrepassare proprio con questa convinzione. Il tecnico portoghese l’aveva promesso alla vigilia e i ragazzi hanno fatto sì che quell’impegno venisse mantenuto. (…)
Squadra che è apparsa un po’ in difficoltà fisicamente in alcuni elementi che hanno cercato di supplire con il cuore e la voglia di stringersi un po’, per dirla con la Curva. Mourinho dovrà valutare diverse situazioni di gestione. Capiremo meglio nella conferenza stampa pre-match le reali possibilità di un turnover massiccio, che tuttavia non è da escludere. Mou non fa molti calcoli, ma la logica impone anche una riflessione: pensando alle prossime due gare in Europa, appare più complicata anche per la logistica la trasferta in Norvegia col Bodo/Glimt, che si incastra tra le sfide di campionato con Juve e Napoli, e quindi potrebbe essere oltre modo necessario fare tre punti in Ucraina per “tranquillizzare” il girone.
Domenica invece all’Olimpico sarà la volta dell’Empoli. A ieri sera sono stati venduti circa 24.000 biglietti. Ma un’altra polemica con la Lega incombe sul club: non solo le tensioni per la mancata conferenza stampa di Mourinho dopo il derby, ma anche una violazione del protocollo della Serie A prima di Roma-Udinese: l’inno Roma Roma ha suonato dopo quello della Lega (almeno 5 secondi prima – e dopo – dovrebbe esserci silenzio) come richiesto da Mourinho per creare maggiore empatia tra la gente e la squadra. (…)
FONTE: Il Romanista – G. Fasan