José Mourinho vede il bicchiere mezzo pieno. La prima vittoria in uno scontro diretto ancora non è arrivata, ma la reazione e la prestazione messe in campo dalla sua Roma rendono positivo il bilancio del portoghese dopo lo 0-0 con il Napoli: «È stato un match di alto livello. Il risultato è giusto, ma lo sarebbe stato anche un 1-0 per noi o per loro. Una gara dura per tutti, non c’è stata paura ma grande rispetto da parte di entrambe le squadre. Ho visto la concentrazione dei difensori e del resto della squadra nel chiudere transizioni e contropiede».
Per i giallorossi si trattava della prima uscita dopo l’umiliante 6-1 incassato in Conference League, ma l’approccio alla gara da parte dei suoi sembra aver convinto lo Special One: «Abbiamo fatto una ca** giovedì e per questo avevamo addosso un peso diverso. Non è facile giocare contro il Napoli, dalla panchina è sembrata una partita logorante».
Il ko di coppa è comunque costato caro a Kumbulla, Reyanold, Villar, Diawara e Borja Mayoral, spediti in tribuna dopo la bocciatura di Bodo: «Sono cose di spogliatoio che riguardano performance negative, ma è un messaggio importante per me. Ci sono partite e partite, quella in Norvegia rimane nella mia storia e mi rende difficile perdonarli. Dico sempre che non sono io a scegliere i giocatori, sono loro. Il calcio è un mondo un po’ crudele per tutti, ma principalmente lo è per gli allenatori. Non sono comunque giocatori che hanno una croce addosso, non sono finiti. Da domani è un altro giorno e domani si ricomincia da zero, siamo una squadra un po’ dicotomica».
Positivo anche il giudizio sull’arbitraggio di Massa, nonostante l’espulsione per doppia ammonizione a causa delle proteste eccessive: «Sia io che Spalletti siamo stati espulsi ma non credo che si possa dire che l’arbitro abbia diretto male, ha fatto un lavoro equilibrato. Non siamo del tutto soddisfatti, ma c’è la sensazione che il risultato sia giusto».
Duro invece il commento sul terreno di gioco dell’Olimpico che, ancora una volta, ha fatto storcere il naso a Mou: «Ci sono stati alcuni errori tecnici ma giocare su questo prato non è semplice. C’è qualcosa che non si capisce, il campo è bello perché la sabbia è verde. È pieno di sabbia verde. Dalla tribuna sembra bello, ma quando se lì… è duro».
Sorriso agrodolce anche per Nicolò Zaniolo, tornato titolare dopo il problema al ginocchio che a Torino lo aveva costretto a chiedere il cambio: «Ci è mancato soltanto il gol e più cattiveria sotto porta ma siamo sulla strada giusta. Siamo felici per il modo in cui abbiamo reagito dopo il Bodo».
FONTE: Il Tempo – E. Zotti