A 25 giorni esatti dal clamoroso annuncio su José Mourinho nuovo allenatore della As Roma nella prossima stagione, Dan Friedkin e i suoi figli possono ben dire di avere fatto uno dei migliori affari della loro vita che fin qui è sembrato addirittura più clamoroso di quello che fece la Juventus conquistando le prestazioni di Cristiano Ronaldo. Da quel giorno a venerdì scorso quando piazza Affari si è presa il suo week end il titolo quotato della squadra di calcio giallorossa ha fatto davvero faville.
Il bilancio è più: che lusinghiero: le azioni della A.S. Roma che il 3 maggio scorso avevano una quotazione di 0,264 euro, venerdi 28 maggio hanno fissato il prezzo a 0,473 euro. Sono cresciute dunque in 25 giorni del 79,16%, e soprattutto lo hanno fatto in modo costante, che è un dato importante per una squadra di calcio che quando è quotata deve fare sempre i conti con la volatilità del settore.
Rispetto a prima dell’annuncio su Mou la Roma in borsa vale oggi 116.625.496 euro di più, cifra assai superiore a quella dell’investimento sull’allenatore. Per dare una idea I’affare è stato cosi apprezzato dagli investitori che batte sonoramente quello della Juventus con Ronaldo. Anche in quel caso la prima notizia dell’arrivo del campione a vestire la maglia bianconera arrivò il 2 luglio e ebbe il suo impatto sul titolo Juventus.
Ma la crescita del titolo nei successivi 25 giorni è stata meno della meta di quella della Roma post Mou: +32,42%. In quel caso ovviamente la capitalizzazione assoluta aumento di una cifra decisamente superiore (264,3 milioni di euro), perché la Juventus in borsa valeva molto di più. Ma anche l’investimento su Ronaldo fu enormemente più caro fra costo del cartellino ed emolumenti e benefit concessi al giocatore.
Anche sotto quel profilo il guadagno netto dell’operazione dunque è stato superiore per i Friedkin rispetto ad Andrea Agnelli. Ora ci si aspetta che parte di quel dividendo possa essere investito per fortificare la rosa dei giocatori, come certo vorrebbe lo stesso Mourinho…
FONTE: Il Tempo – F. Bincher