Dopo due sconfitte consecutive contro l’Udinese e il Ludogorets, la Roma torna alla vittoria ad Empoli, trascinata dagli uomini che avevano la responsabilità di tirare i giallorossi fuori dalla (mini) crisi in cui erano piombati: Paulo Dybala e Tammy Abraham hanno messo la firma sul 2-1.
“Sapevamo – le parole del centravanti inglese – che loro sono una squadra forte e organizzata, noi venivamo da due sconfitte consecutive ed era fondamentale ritrovare i tre punti. Ci sono molte note positive, molte prestazioni convincenti da parte dei singoli: oltre a me e Paulo che abbiamo segnato, hanno giocato molto bene anche Matic e Ibanez. Sono soddisfatto della mia prestazione, rientravo da un infortunio, mi sento bene, sto facendo sempre meglio.
Mourinho è d’accordo. “Abraham – le parole del tecnico – deve fare quello che ha fatto in occasione del suo gol, si deve abbassare per dare una mano ma a volte fa fatica a fare questo doppio lavoro. Non volevamo perdere punti dopo l’ultima partita, Vicario sembrava il miglior portiere del mondo. Avremmo potuto vincere con più tranquillità, giovedì giochiamo in coppa e per noi sarà vietato fallire: se avessimo segnato il 3-1 avremmo potuto gestire meglio i cambi. L’importante però era vincere, anche se abbiamo sofferto tanto, sette minuti di recupero sono stati tantissimi”.
È stata una gara complicata. “Complimenti a Zanetti e all’Empoli, che è una buona squadra, ma noi abbiamo meritato di vincere. Non ci sono più squadre piccole, sono cresciute: anche in Europa non ci sono più squadre materasso, oggi è più facile allenare, tutti sanno quello che fanno i migliori e copiano“.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini