«Ho già scelto in estate, non credo che lo scenario possa cambiare in quattro mesi». Con parole garbate e chiare, Radja Nainggolan prova a mettere il punto sui dubbi che spesso affiorano a proposito del futuro: «Io voglio restare alla Roma». E così la conferenza stampa che precede la partita contro il Viktoria Plzen diventa un’occasione per parlare direttamente ai tifosi: Nainggolan è innamorato della squadra, della città, della gente romana. Non ha mai chiesto di andare via. Chiede solo ciò che ritiene di meritare: un riconoscimento al lavoro svolto, un bonus di produttività, che va letto in un aumento di stipendio rispetto al contratto firmato un anno fa fino al 2020.
RAPPORTI – Ora tocca alla Roma confortarlo: «Ma io sono sereno e tranquillo, tra me e la società c’è sintonia sin dall’estate scorsa. Altrimenti già a luglio avrei fatto altre scelte». E visti i rapporti di buona creanza con il giocatore, considerato fondamentale da Spalletti sul piano strategico, è difficile immaginare una rottura. Certo, se l’allenatore fosse il ct del Belgio Martinez lo scenario potrebbe essere diverso. Ma su questo argomento Nainggolan smorza ogni polemica con un sorriso: «Ovviamente sono deluso per la mancata convocazione, per me la nazionale è importante. Ho lavorato comunque bene qui e sono migliorato a livello fisico, quindi da una parte sono anche contento di essere rimasto qui nell’ultima settimana. La verità è che bisogna accettare le scelte dell’allenatore e basta. Spero di esserci la prossima volta, dipende solo da me».
RICOSTRUZIONE – Nell’ambito della chiacchierata con la stampa, Nainggolan cerca anche di smorzare i toni della discussione avuta con la panchina durante Atalanta-Roma: «Quello che ci diciamo sono cose nostre. Ma non è andata come è stato raccontato, semmai il contrario». Il senso potrebbe essere: non sono stato io ad arrabbiarmi per primo con il vice di Spalletti, cioè Marco Domenichini, semmai gli ho risposto. Storie di campo, in ogni caso, che tutti i protagonisti coinvolti intendono lasciarsi alle spalle per il bene della Roma.
FIDUCIA – A questo proposito, Nainggolan ammette che qualcosa debba essere velocemente migliorato per tenere il passo della Juventus: «Ci serve più continuità nelle prestazioni. Sono sicuro che reagiremo alla sconfitta di Bergamo, come abbiamo reagito dopo il ko di Torino. Però dobbiamo crescere nel lungo periodo, senza incappare in nuovi passi falsi. Tornando all’Atalanta, però, non tutto era da buttare. E bisogna rendere anche merito agli avversari, quando sono più bravi di te».
ASSENZA – Cosa potrebbe spingere la Roma a ripartire di slancio? La gente, secondo Nainggolan. Ma anche stasera, contro il Viktoria Plzen, l’Olimpico sarà semivuoto: «Ci manca l’apporto del nostro pubblico, in questo momento ci manca soprattutto questo. E’ vero, ci mancano anche dei punti che abbiamo perso per strada a causa di partite sbagliate. Ma il passato non si può cambiare». Il futuro magari sì, a cominciare dall’Europa League, per finire con il contratto: nel giro di pochi giorni il procuratore, che si chiama Alessandro Beltrami, tornerà a Trigoria. Non sarà il primo incontro. Ma la sensazione è che stavolta si possa arrivare a un accordo che allontani per sempre (o comunque per molto tempo) le tentazioni inglesi.