Restare competitivi senza Arek Milik. Il Napoli è ancora colpito dall’infortunio del polacco, ma deve voltare pagina. Maurizio Sarri ha rincuorato il suo bomber con una telefonata e nel frattempo sta studiando le soluzioni alternative per mantenere inviata la potenza offensiva della sua creatura. Non sarà facile perché il polacco aveva già garantito 7 gol tra campionato e Champions. Il tecnico, però, è convinto di trovare la giusta soluzione evitando stravolgimenti. E’ stato molto freddo, infatti, all’ipotesi di un nuovo acquisto. I tedeschi della Bild scrivono di un contatto già avvenuto con Miro Klose, ma il condottiero azzurro preferisce le soluzioni interne perché già collaudate. L’ex laziale garantirebbe esperienza internazionale ma avrebbe bisogno di almeno un mese per essere protagonista, quindi Sarri è orientato ad andare avanti con il materiale che ha disposizione. Le chiavi dell’attacco saranno affidate a Manolo Gabbiadini. Gli saranno consegnate già sabato in occasione della sfida della Roma, un appuntamento che il Napoli non può fallire. La sosta, infatti, non ha cancellato del tutto l’amarezza per la sconfitta con l’Atalanta, caratterizzata da tante polemiche per il turnover ridotto. La ripartenza dovrà essere immediata: solo così gli azzurri potranno cancellare il momento negativo per il lungo stop di Milik che almeno fino a gennaio sarà spettatore forzato. Sarri si affiderà al talento bergamasco: per lui sarà una delle ultime chance per essere protagonista a Napoli.
L’EREDE – Finora è stato offuscato prima dalla stella di Higuain, poi dal grande exploit del polacco. Adesso dovrà dimostrare di poter fare la differenza in una grande squadra. Alibi non ce ne saranno e già dal match con i giallorossi proverà a mettersi in evidenza. Le sue caratteristiche sono diverse dall’ex Ajax: cerca meno la profondità e ama il dialogo stretto con i compagni. Sarri gli affiancherà Callejon e Mertens in una sorta di 4-3-2-1, disegnato proprio per sfruttare al meglio le sue doti. Gabbiadini è rientrato ieri dalla Macedonia (dove ha visto la gara in tribuna) ed è determinato a fare la differenza. Il ct Ventura non l’ha schierato nella doppia sfida dell’Italia per le qualificazioni mondiali, quindi la condizione fisica è al meglio. Roma e Besiktas sono gli appuntamenti cerchiati in rosso per cambiare marcia e aumentare il suo bottino realizzativo (finora ha segnato una sola volta con il Chievo). Basterebbe una prodezza a sbloccarlo definitivamente psicologicamente. Sarri ovviamente se lo augura. L’ipotesi del falso nueve – con Mertens in versione centravanti atipico – resta un’alternativa intrigante, ma al momento si va avanti con Gabbiadini, vicino pure al rinnovo del contratto fino al 2021 (con ingaggio da 3 milioni di euro, bonus compresi). La società ha deciso di premiarlo dopo un’estate travagliata in cui è stato ad un passo dall’addio con la rinuncia dell’Everton arrivata a fine mercato perché il Napoli non riuscì ad acquistare un sostituto (Pavoletti su tutti). In poco meno di due mesi le prospettive sono cambiate e adesso la squadra si aggrappa al suo talento per restare in alto. Lui e Sarri dovranno mettere da parte le incomprensioni (tattiche) e trovare il giusto compresso. Ma adesso la priorità si chiama Roma. In palio c’è il ruolo di anti-Juve. L’appuntamento è di quelli che contano e Sarri ha già iniziato a preparare la gara nei dettagli: ieri ha ritrovato otto nazionali (oltre a Gabbiadini, sono nuovamente a disposizione pure Reina, Callejon, Ghoulam, Hysaj, Koulibaly, Strinic e Rog) e ha valutato le loro condizioni. Poi toccherà a Mertens, Hamsik e Zielinski. Oggi invece sarà il turno di Nikola Maksimovic che potrebbe essere confermato al centro della difesa: Raul Albiol, infatti, ha svolto ancora una volta allenamento differenziato e la sua presenza contro la Roma resta in forte dubbio. Non mancherà, invece, il pubblico delle grandi occasioni. Il San Paolo farà registrare il record stagionale di presenze che finora appartiene al match con il Benfica (41.281): al momento sono già 38mila i tifosi che hanno prenotato un posto sugli spalti. La politica dei prezzi ridotti (le curve sono tornate a 25 euro, contro Milan e Benfica costavano 40) ha sicuramente riavvicinato il pubblico allo stadio. L’entusiasmo sarà l’ingrediente necessario per ripartire. Il Napoli ha bisogno della sua gente per restare in alto