La Roma non stecca, con se qualche problema di troppo nel finale, e raccoglie l’inaspettato favore dello Zorya, che ferma il Bodo sull’1-1 in Ucraina: battuto 3-2 il CSKA Sofia, primo posto del girone per i giallorossi e niente playoff a febbraio.
L’impegno che inizialmente la Roma ha profuso per chiudere il match di Sofia, dimostra quanto questa Conference non vuole essere snobbata. I giallorossi ci mettono poco a sistemare subito la questione e pensare al domani, che vuol dire Spezia e soprattutto vuol dire ottavo di finale, senza l’intralcio della retrocessa dall’Europa League. Lo Special sperimenta, butta dentro qualche calciatore fin qui poco visto. Mayoral, su tutti.
Che segna, di tacco, il primo gol stagionale alla seconda partita da titolare. Abraham ha conosciuto un altro compagno con cui confrontarsi e rapportarsi e l’intesa non è andata male. La prima rete la segna l’inglese, su assist di Karsdorp, la seconda la mette dentro lo spagnolo, su servizio Viña. La sfilata degli esaminandi continua, con il giovane Bove, che mostra un bel passo. Poi arrivano i cambi e la testa finisce altrove. La solita amnesia di gruppo.
Missione compiuta, ma lo Special è nero per il finale di partita giudicato troppo arrendevole. «Non possiamo crearci da soli questi problemi. Non si può vincere tre a zero, stare in controllo per poi perdere palla per comportamenti naif. I gol presi sono inaccettabili. Non abbiamo una rosa per giocare tre competizioni e due partite in più a metà febbraio. E’ stato importante per noi arrivare primi: non abbiamo bisogno di due partite in più del playoff».
FONTE: Il Messaggero