Zaniolo come Totti: un tuffo nel passato. José Mourinho ieri sera ha difeso il suo Nicolò, non tutelato dagli arbitri. Il tecnico si sente perseguitato: “Fossi Nicolò me ne andrei dall’Italia”. Un salto indietro nel tempo, a quando gli allenatori, da Mazzone a Capello passando per Zeman, chiedevano la stessa tutela per Francesco Totti. Anni dopo si è tornati al bersaglio mobile: contro l’antipatico di turno, l’indisponente. Al numero 22 non fischiano falli, non lo tutelano e anzi lo puniscono al primo episodio: è successo contro il Torino e contro il Bologna. Totti da giovane ha vissuto le stesse situazioni, non era facile vedere un arbitro concedergli un rigore. Mourinho si è accorto che la situazione è la stessa e ha consigliato a Zaniolo di lasciare la Serie A, per salvarsi.
Il tecnico più volte si è scagliato contro gli arbitri: dopo l’Udinese, contro l’Empoli, contro la Lazio, contro il Venezia e anche contro il Napoli. Ieri non ha voluto accettare domande dalla stampa, ha parlato solo lui, breve e conciso: “Pensiamo già alla prossima, vogliamo subito tornare a Roma. Complimenti al Bologna e ai suoi giocatori che hanno lottato per questo risultato, ma complimenti anche ai miei che hanno affrontato tante difficoltà, tra infortuni, il Covid, problemi fisici durante la partita e tutti a lottare per il risultato, contro tutto e tutti. Sono con loro. Parlo contro me stesso, ma io se sono Zaniolo devo cominciare a pensare di non rimanere tanto tempo in Serie A perché mi sento male per lui per quello che deve subire. Si sente chiaramente in tutti gli atteggiamenti che hanno nei suoi confronti. Per quanto riguarda la mia situazione personale e il mio giallo, siccome Pairetto ha parlato con me dopo la partita, non ho bisogno di commentare la cosa in altro modo”.
A Mourinho non è andato giù il giallo ad Abraham, oltre la questione Zaniolo: “E meno male che ho cambiato presto Mancini, altrimenti avrebbe preso un giallo anche lui…”. Non ci sta neanche l’attaccante inglese, che a fine gara ha scritto sui social: “Ho preso il giallo, ma sono stato io a subire il fallo. Ammonizione vergognosa”.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni