José Mourinho è lo Special One perché esulta scivolando sulle ginocchia o correndo sotto la curva, Pioli è il Normal One perché resta a bordo campo con le braccia conserte. Mou è special perché ha vinto 8 scudetti in 4 paesi, 2 Champions League e 2 Europa League. Pioli invece ha vinto solo un campionato Allievi con il Bologna. Nel 2011 Sabatino se ne innamora e lo vuole alla Roma: “Gli ho proposto delle questioni tattiche e le ha risolte in 5 minuti. Altri ci avrebbero messo 5 giorni”. Ma Pioli appariva troppo normale e per questo arriva Luis Enrique. Il confine è molto più sottile di quanto suggeriscano le etichette. Sneijder: “José non ha vinto perché aveva i giocatori più forti, ma perché ci ha convinti che lo fossimo”. Drogba: “Per lui mi spezzerei la gamba”. Mourinho è un manipolatore di cuori.
Pioli ha fatto crescere tutti i giovani, da Diaz a Leao, così come Calabria e Saelemaekers. Nessuno alla Roma è più forte di Mourinho, tanto che dopo la sconfitta in Norvegia ha lasciato in tribuna 5 giocatori, cosa che Pioli non può permettersi ed ad esempio ha recuperato Castillejo. Ha trovato il modo migliore per mettersi al fianco di Ibrahimovic, tanto che l’allenatore del Milan ha rivelato a DAZN; “A volte, quando parla Ibra in spogliatoio, non entro io”. Mourinho sembra un Normal One quando si mangia la pizza in treno o un panino fuori lo spogliatoio. Ma in realtà non è normale, perché tutto quello che tocca diventa speciale. Al momento i rossoneri hanno più equilibrio della Roma, infatti sono al primo posto in classifica insieme al Napoli ed hanno vinto 9 partite su 10, arrivando a 15 risultati utili consecutivi in campionato. Tatticamente Mourinho si è impigrito, mentre Pioli sperimenta sempre.
FONTE: La Gazzetta dello Sport