A un certo punto è sembrato un flash-back lungo otto anni: il 29 ottobre 2008 Roma-Sampdoria fu sospesa per pioggia da Tagliavento. Giacomelli, stavolta, ci ha pensato su a lungo, pure troppo, per decidere che questo Roma-Samp s’aveva da fare, s’aveva da finire. Quasi 80 minuti di sospensione, intervallo compreso, dopo il nubifragio che si è abbattuto sull’Olimpico quando alla fine del primo tempo mancavano cinque minuti: pioggia prima, grandine poi, l’Olimpico che nonostante la copertura in alcuni settori pareva fare il verso alle cascate del Niagara, il tunnel che dalla curva Sud porta verso gli spogliatoi completamente allagato, tanto da richiedere l’intervento dei vigili del fuoco.
QUANTO TEMPO Un principio d’incendio, nel frattempo, aveva messo k.o. un pullman-regia di Sky, non più in grado di trasmettere il match. In campo però la situazione migliora sensibilmente con il passare dei minuti. «È il migliore terreno d’Italia, ha tenuto alla grande», dirà poi Spalletti. Si gioca o no? La Samp spinge per il sì, la Roma – sotto 1-2 all’intervallo – un po’ meno. Alle 16.35 Giacomelli rientra in campo per un sopralluogo: sembra tutto ok, ma l’arbitro decide di temporeggiare ancora e comunica alle squadre che una decisione sarà presa alle 16.55, quando finalmente arriva il via libera. Si riparte alle 17.05, come per incanto tornano pure le immagini Sky: la sospensione così lunga a qualcosa è servita.