Una volta avvenuto ufficialmente il passaggio di proprietà, a guidare il club da vicino sarà Ryan Friedkin, il figlio di Dan, che anche nei mesi scorsi è venuto spesso nella Capitale. Con lui a traghettare il club ci sarà Guido Fienga, che almeno inizialmente resterà Ceo del club. Fienga, tra l’altro, ha il contratto in scadenza ad ottobre. Qualcuno vocifera che sia stanco delle tante pressioni, qualcun altro che sarà lui ad andare avanti almeno per un altro anno.
Di certo, oggi il riferimento di Friedkin è lui, l’uomo di cui Dan si fida più di tutti. Resteranno al loro posto anche altri dirigenti apicali come Francesco Calvo e Manolo Zubiria. Da sciogliere, invece, il nodo del d.s., mentre il vivaio dovrebbe restare nelle mani di Bruno Conti.
A sorpresa, invece, potrebbe decidere di ripensarci Morgan De Sanctis, le cui dimissioni erano già state presentate giorni fa. Nel nuovo Cda, invece, entreranno uomini di fiducia di Friedkin come Marc Watts, Eric Williamson e Brian Walker, mentre nelle quote italiane dovrebbe essere confermata la presenza di Gianluca Cambareri e l’ingresso di Alessandro Barnaba.
Per quanto riguarda le cifre dell’affare a Pallotta e soci, alla fine, è andata una cifra di 199 milioni, con il totale dei debiti che Friedkin ha dovuto coprire di ben 413,079 milioni di euro e un working capital di 63 milioni. Ulteriori informazioni saranno poi fornite il 10 agosto, anche in virtù del lancio dell’opa sul flottante del resto delle azioni, pari al 13,4%. Se Friedkin dovesse portarne a casa il 90% scatterebbe l’opa obbligatoria, fattispecie che sarebbe funzionale al delisting del club, come scritto nello stesso comunicato.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese