È stato come fare un salto indietro di una trentina d’anni. Quando in un derby l’importante era non perdere piuttosto che provare a vincerlo. Meglio accontentarsi della bruttezza di uno zero a zero, nonostante i risultati della giornata (Napoli e Bologna sconfitti, Milan e Atalanta fermati da Lecce e Udinese con mille rimpianti delle squadre di casa) rano stati così inaspettati da poter regalare quel pizzico di coraggio che alla Roma (e pure alla Lazio) sarebbe servito per tornare in corsa per quel quarto (quinto?) posto che vale Champions e decine di milioni di euro.
Ci sono altre squadre in corsa (Atalanta, Fiorentina, Lazio, noi aggiungiamo pure il bel Bologna di Motta), ma sono tutte lì, sarà una corsa a chi sbaglia di meno e la Roma ha il dovere, le qualità, la guida tecnica (si spera), il monte ingaggi per provarci. Di fatto la Roma immaginata e costruita in estate fin qui non l’abbiamo mai vista. In particolare ci piace sottolineare il nome del Capitano e del difensore inglese, due assenze che hanno pesato moltissimo. C’è una tifoseria che, nonostante tutto, sta sempre lì, al fianco di una Roma che se riuscisse, come può, a valere la sua gente, non avrebbe troppi problemi a centrare l’obiettivo Champions.
FONTE: La Repubblica