Non è più la squadra che vinse in modo assolutamente sorprendente, ma meritatissimo, il titolo di campione della Premier League nel 2016. Il Leicester City è oggi comunque una buona compagine che galleggia a metà classifica del miglior torneo calcistico d’Europa e del gruppo guidato da Claudio Ranieri sono rimasti solo in quattro: il portiere Schmeichel, l’esterno alto Albrighton, il centrocampista Amartey e l’attaccante Vardy.
Quest’ultimo, orfano dell’assist-man Mahrez, con il quale contribuì in maniera determinante allo storico successo, è tra i pochissimi restati a Leicester nonostante le offerte faraoniche ricevute (su tutte, ebbe una corte spietata dall’Arsenal) e lo ha fatto continuando a segnare con continuità. In questa stagione, però, a causa dei ripetuti infortuni, l’ex-operaio di Sheffield ha visto il campo col contagocce. L’ennesimo rientro è avvenuto proprio nell’ultima gara di campionato (che il Leicester ha pareggiato in casa 0-0 con l’Aston Villa). Entrato al 71’ al posto di Daka, Vardy si è mosso bene e sembra pronto per giocare contro i giallorossi.
«Credo che Jamie stia tornando ai suoi livelli – le parole del mister delle Foxes, il nordirlandese Brendan Rodgers – conto di averlo a disposizione giovedì per la partita con la Roma». Un altro che sta recuperando la forma migliore è Ricardo Pereira. «È fresco e in Conference League ci sarà», dice convinto Rodgers. Così, cresce l’attesa per l’appuntamento del King Power Stadium, un impianto da 32.261 posti inaugurato nel 2002.
Oltre a Ricardo Pereira e Vardy, la Roma dovrà tenere gli occhi aperti su diversi altri calciatori. Due su tutti: il centrocampista di qualità Maddison, talentuoso assist-man e killer sulle punizioni dal limite e Tielemans, ambidestro naturale con buona tecnica e ottima visione di gioco. Salvo sorprese, il Leicester scenderà in campo con un 4-1-4-1 (molto elastico) nel quale troverà posto anche l’ex difensore dell’Atalanta Castagne.
FONTE: Il Tempo – M. Vitelli
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