A pochi secondi della fine del recupero della loro ultima partita, Atalanta e Roma erano abbastanza nei guai: a Bologna la squadra di Fonseca aveva prima meritato di vincere e poi rischiato di perdere una gara che stava pareggiando, sul campo neutro di Parma invece i nerazzurri di Gasperini stavano perdendo una gara che li aveva visti andar sotto negli episodi ma non nella condotta generale. Ma proprio pochi istanti prima del triplice fischio dell’arbitro, Dzeko al Dall’Ara e Castagne al Tardini hanno trovato il varco giusto per segnare e ribaltare i destini della domenica.Una volta di più sono diventati i rappresentanti ideali di due squadre che per esplicita volontà dei loro condottieri non mollano mai, attaccano sempre anche se questo spesso significa concedere qualcosa in difesa.
E lo fanno in maniera sostanzialmente diversa: la Roma attacca palla a terra, dietro si ricompatta in una linea geometricamente organizzata, il suo tratto è gentile e sofisticato, il gol arriva quasi sempre per timbro del talento.
L’Atalanta è una brigata di marines che si somigliano uno con l’altro (sapeste distinguere se passeggiassero per strada Gosens da Castagne, Hateboer da Freuler, Malinovskyi da De Roon?), attaccano e difendono a spinte, vivono di uno contro uno, organizzano piccole risse tecniche in ogni zona del campo, poi certo ci sono anche gli svolazzi di Gomez, Ilicic o Malinovskyi, digressioni sul tema.
E per quel che si è visto finora, sono due squadre efficaci che tendono (o almeno provano) a dominare le proprie partite. Ora puntano al podio della serie A, segnando tanto: la classifica specifica al momento vede il Napoli in testa a 13, poi la Roma col Sassuolo a 10, quindi Inter e Atalanta a 9. Di sicuro questa è, storicamente, una partita da over.
L’anno scorso furono due controversi 3-3 a fissare i termini delle due sfide. Inferno e paradiso nell’arco di 90 minuti. Verdetti ribaltati quando sembravano da cassazione. Pastore che esordisce all’Olimpico con quel gol di tacco, ma poi mezz’ora dopo l’Atalanta è in vantaggio per 3-1, nella ripresa arriva il pareggio e quasi la vittoria, ma nell’anima restano gli strappi degli artigli bergamaschi. (…9
FONTE: Il Romanista – D. Lo Monaco