Dal 23esimo miglior giocatore della passata stagione, secondo la top 50 stilata dal portale Goal.com, al miglior portiere svedese del 2018. Cambia il proprietario della porta giallorossa, da Alisson a Olsen, ma la qualità resta altissima, e riconosciuta in tutto il mondo. L’ex numero uno a questo punto della stagione aveva incassato appena 11 gol, il suo successore è già a quota 19 e a pesare sono i 15 subiti in campionato, mentre in Champions le reti si equivalgono: 4. Il brasiliano a Liverpool non sta rendendo come nella capitale, però, e lo sa: «Non posso ancora dire di essere soddisfatto del mio rendimento, ma lavoro per rendere al massimo e migliorarmi ogni giorno. Il mio cartellino è costato tanti soldi e molti tifosi si aspettano un portiere perfetto, ma non è facile». L’impatto con il calcio italiano è stato invece molto positivo per Olsen, in lizza per il Pallone d’Oro svedese poi vinto dal connazionale Lindelelf, 24enne difensore del Manchester United. Lui si è consolato con il titolo di miglior portiere dell’anno, arrivando davanti a Johan Johnsson del Guingamp e a Kristoffer Nordfeldt dello Swansea: «Sono onorato di ricevere questo premio, grazie a tutti coloro che hanno creduto in me e che lo hanno reso possibile». La Roma gli concede un palcoscenico ancor più prestigioso rispetto al Copenhagen, per cui può ambire ad il riconoscimento più alto in patria nella prossima stagione. Anche Dzeko continua a ricevere attestati di stima: nella stessa classifica di Alisson il bosniaco compare alla 45a posizione e di lui scrivono che «sembra migliorare con l’età». Di Francesco conferma.
