Il progetto dello stadio è stato consegnato, ma l’iter che porterà all’inizio dei lavori a Pietralata è ancora lungo e complesso. Il primo passaggio chiave sarà in Consiglio Comunale, dove l’Aula dovrà confermare il pubblico interesse al progetto. Si tratta di una verifica di ottemperanza, un controllo per assicurarsi che la Roma abbia recepito nel progetto tutte le prescrizioni richieste due anni fa. Una volta ottenuta la relazione tecnica positiva, si passerà al dibattito politico nelle commissioni e infine al voto in Aula.
Concluso questo passaggio politico, e dopo che la Roma avrà depositato il progetto definitivo completo, si aprirà la Conferenza di servizi decisoria. Questo sarà un passaggio puramente tecnico, gestito dalla Regione o da un eventuale Commissario per gli Stadi di Euro 2032. Se l’esito sarà positivo, il club potrà richiedere il permesso a costruire. Infine, essendo un’opera su aree pubbliche, sarà necessario un bando di gara europeo, su cui la Roma avrà comunque diritto di prelazione.
Le incognite sui tempi restano molte. La Roma stima due anni di lavori dalla posa della prima pietra, ma nel mezzo ci sono diversi fattori da considerare: gli annunciati ricorsi, il completamento degli scavi archeologici e le tempistiche burocratiche. Una nomina rapida del Commissario agli Stadi potrebbe accelerare il tutto, ma al momento non ci sono certezze.
FONTE: Il Messaggero











