La trattativa va avanti e ora si tratta di trovare un accordo sul prezzo. Le intenzioni di Friedkin sono reali e concrete, lo studio Chiomenti sta portando avanti la due diligence e non ci vorrà molto tempo per ultimarla, di sicuro prima di Natale. Gli avvocati dello studio che hanno avuto come cliente anche Commisso quando ha preso la Fiorentina si stanno rendendo conto che la Roma è gestita bene, ha tutti i conti in ordine, la società è sana e si è valorizzata negli ultimi anni. È difficile trovare bilanci così trasparenti in serie A.
Roma, tra Pallotta e Friedkin va fissato il prezzo A questo punto deve solo decidere Pallotta, il quale tratterà direttamente sul prezzo. Una volta verificato che tutti i conti sono in ordine, Friedkin farà la sua offerta e consentirà a Pallotta e i suoi soci di rientrare abbondantemente dei soldi investiti. Per acquistare il pacchetto di maggioranza bisogna mettere sul piatto 750 milioni, compreso il progetto dello stadio, anche se ci sono da stornare i 272 milioni di debito.
Pallotta è intenzionato a restare, eventualmente anche come socio di minoranza. Dan Friedkin si sta preparando a entrare nella Roma di Pallotta. Prima come socio, poi per prendersi il club e aprire una nuova era americana. Il passaggio di proprietà defi nitivo non sarà rapido, ma per la prima volta Pallotta è stato costretto a uscire allo scoperto e ad ammettere l’esistenza di trattative con potenziali investitori nella società. A Trigoria considerano questa una fase di transizione.
FONTE: Il Corriere dello Sport / R. Maida – G. D’Ubaldo