Che il rapporto tra Petrachi e il resto della dirigenza della Roma non fosse idilliaco era un qualcosa di noto da diversi mesi (vedi caso Spinazzola-Politano), ma nelle ultime ore la situazione è ulteriormente precipitata. Il direttore sportivo giallorosso ha infatti avuto un duro scontro con il presidente Pallotta (va registrata la smentita ufficiale della società), a causa di alcune recenti dichiarazioni del numero uno del club.
Il tycoon di Boston in settimana era ritornato a parlare per commentare il primo anno di Fonseca alla guida della squadra e in un passaggio – “Paulo ha un ottimo rapporto con i giocatori e lavora davvero bene con Guido Fienga, con Manolo Zubiria e con tutto lo staff” – è stata subito evidente l’assenza di Petrachi nell’elenco dei citati. Il dirigente salentino non ha per nulla gradito le parole di Pallotta, che arrivano dopo mesi in cui è venuta a mancare sempre di più la fiducia della proprietà e degli altri dirigenti nei suoi confronti, con evidenti divergenze sulla gestione delle operazioni di mercato e della comunicazione pubblica.
Nelle ultime settimane è stato l’amministratore delegato Fienga a portare avanti numerosi discorsi di mercato – possibile scambio di plusvalenze con la Juventus e la trattativa per il riscatto di Smalling – e i contatti per la firma di Pedro a parametro zero sono stati tenuti in particolare da Baldini, sempre presente come primo consigliere di Pallotta nelle vicende romaniste. Tutti segnali di un divorzio che appare sempre più vicino, anche per le frizioni con i giocatori, che non hanno assolutamente gradito le accuse sullo scarso impegno negli allenamenti più recenti.
Al momento la rottura è netta e pressoché irrecuperabile ma Petrachi è legato alla Roma da un contratto di altri due anni, un ostacolo non tanto per la lunga durata (ci sono già rumors su discussioni per una rescissione con buonuscita) quanto per lo stipendio da 1,2 milioni di euro netti più bonus in base ai risultati che percepisce il dirigente annualmente. Si prospetta l’ennesimo cambio nei quadri dirigenziali di Trigoria, con Morgan De Sanctis in rampa di lancio come sostituto nel ruolo di ds.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora