Sorpreso?
“Sì, ma mi fa piacere che Josè sia tornato in Italia”.
La logica di questa operazione? “E’ una mossa interessante sotto due aspetti: la proprietà dà un segnale importante a tutti i livelli e lui, con tempestività, ha colto al volo un’occasione di alto profilo”.
Che cosa significa Mourinho alla Roma? “Significa che la società vuole un allenatore di primissimo livello”.
Il senso di questa sfida? “Mourinho mette a disposizione della Roma il suo eccellente background. Avrà il rispetto da parte dei giocatori. E loro lo seguiranno: come fa a non mettersi dalla sua parte?”.
Che cosa può dare Mourinho alla Roma? “Secondo me la squadra è buona. Con due o tre pedine può essere competitiva. Se non avrà le coppe internazionali, paradossalmente questo sarà un aspetto positivo. Mourinho potrà allenare meglio e incidere di più. Un problema importante che Mourinho dovrà risolvere è quello degli infortunati”.
E’ la scelta giusta per la Roma? “Non è una scelta: è una bordata. E’ un colpo di grandissimo effetto che a Roma ha scatenato subito l’entusiasmo. Non ci sono più scusanti. La Roma ha un signor allenatore, un numero uno, un professionista che ha vinto e ha esperienza”.
I rischi per lui? “Roma brucia tutto. E’ la città più bella del mondo, ma anche quella in cui nel calcio è estremamente difficile lavorare. Non c’è molta pazienza, contrariamente a quando si crede in giro. La chiave di tutto è avere uno staff solido e crearsi un gruppo di giocatori schierato compatto dalla parte dell’allenatore”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – S. Boldrini