La squadra capitolina, guidata dallo Special One, viene dal terzo successo consecutivo per 1-0. Capello, con il Milan dei tre scudetti consecutivi, ne collezionò addirittura 18:
Ricorda, Capello? “È vero, ma quella era una squadra di campioni che sapeva vincere anche con 3-4 gol di scarto contro grandi squadre. Ricordo ad esempio quando vincemmo 7-3 contro la Fiorentina di Batistuta al Franchi o 4-0 in finale di Champions con il Barcellona. E comunque, dopo tanto tempo, posso rivelare che l’1-0 era un risultato che proprio non mi piaceva”.
Addirittura? “Certamente. Partiamo dal presupposto che l’importante è vincere. Che sia 1-0, 3-1 o 5-0 poco importa. Però non c’è allenatore al mondo che inizia la gara con l’idea di vincere di misura”.
E quindi, non è rispondente a una mentalità? “L’1-0 o il 2-1 sono risultati che ti fanno stare in tensione sino al termine, ci rimetti le coronarie. Poi ogni partita fa storia a sé e devi saperla interpretare e gestire. Così accade che puoi decidere di non rischiare e se sai difenderti bene, come capitava al mio Milan, allora vinci 1-0”.
Anche la Roma di Mourinho si sta specializzando in successi con il minimo scarto. “Me ne sono accorto, anche se non azzarderei paragoni (sorride, ndc). Qualcosa comunque sta cambiando. Ma non solo per queste vittorie di misura”.
A che cosa si riferisce? “Dopo la sfuriata di qualche settimana fa, mi sembra che il gruppo abbia finalmente recepito quello che vuole l’allenatore”.
E ora vediamo una Roma diversa… “Credo che Mourinho abbia le idee molto chiare in merito. Sta cercando di portare una mentalità diversa da quella degli anni scorsi. Bisogna dargli tempo ma ci vogliono i calciatori adatti”.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina
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