Com’è Mourinho visto da vicino? “Il più grande di tutti, si fidi di uno che ha lavorato con Liedholm e Bearzot”.
Rimpianti? “Ho preso la licenza a meda quanto ero già professionista, nel Genoa. Mi dispiaceva non aver potuto studiare. Quando Liedholm mi convocò per la prima volta nella Roma avrei dovuto parlare con i giornalisti, era la prassi. Mi sentivo così inadeguato che mi nascosi in bagno. Ma c’erano altre esigenze. E ho una gratitudine eterna per i genitori e i fratelli, non mi fraintenda”.
Ci credo.,, “La verità è che non mi riconosco più in questo mondo. Sa, sono andato per lavoro in Africa e ho capito perché le grandi leghe europee sono piene di calciatori africani. Non hanno niente, nemmeno le scarpe, giocano scalzi. E diventano campioni, guarda un po’”.
FONTE: Il Resto del Carlino