L’ex allenatore della Roma delle giovanili, vincitore dello Scudetto con l’Under 17, ha parlato del suo ex “allievo” Nicola Zalewski e della partita contro l’Helsinki:
“A Helsinki la Roma non troverà certo un ambiente ostile, la classica bolgia che magari trovi in Turchia. Ma non deve temere neanche la partita, nonostante l’Hjk sia la squadra più forte di Finlandia. Non penso ci siano problemi per la vittoria. L’allenatore, Koskela, è un amico, ha delle buone idee. Ma stiamo parlando di una squadra che da noi vale una buona Serie B. Possono fare una buona figura, ma non impensierire la Roma. Anche se sono convinto che l’Helsinki farà la partita della vita e il calcio è bello perché in una partita secca può succedere di tutto“.
Il sintetico può essere davvero uno svantaggio? “In minima parte sì, perché loro ci sono abituati e la Roma no. Ma se c’è un’occasione per dare spazio a chi ha giocato meno forse è proprio questa. È vero, bisogna vincere. Ma le seconde linee della Roma se vanno a giocare in Finlandia vincono il torneo con 40 punti di vantaggio sulla seconda. Ripeto, il calcio finlandese è in crescita. Ma molti dei giocatori della Vekkausliiga (la Serie A finnica, ndr ) valgono la Serie C, al massimo la B”.
Lei ha allenato Bove, Zalewski, Tripi e Volpato. Si aspetta di vedere qualcuno in campo stasera? “Se dovesse giocare dall’inizio uno come Bove si mangerebbe anche l’erba sintetica. Per non parlare di Zalewski, è talmente forte che si è affermato anche in un ruolo non suo. Anche se sono convinto che la sua esplosione arriverà quando potrà giocare trequartista o sottopunta”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport