Lotta scudetto: vietato tirarsi indietro. A dirlo è Franco Tancredi incantato dalla squadra di Fonseca e dal calcio proposto dal tecnico portoghese. L’ex portiere giallorosso ha parlato della stagione della Roma e del match di domenica contro l’Inter.
Si aspettava una Roma così in alto a questo punto del campionato? “E’ una bella sorpresa. Il terzo posto è più che meritato, senza l’episodio di Verona la Roma avrebbe un punto in più. Fonseca non ha sbagliato quasi nulla fino a questo momento e in estate è stato fatto un mercato mirato per rinforzare la rosa. La Roma è una delle squadre che in Italia esprime il miglior calcio, ha dei giocatori funzionali: Mkhitaryan è in un momento fantastico, ma anche Pedro è bravissimo a interpretare in campo quello che chiede il tecnico”.
L’arrivo dei Friedkin può aver influito? “Auspicavo il cambio ai vertici del club. Mi sembrano persone serie che stanno facendo le cose nel modo giusto. Ho avuto un’ottima impressione”.
La rosa è in grado di sostenere questo ritmo fino a fine stagione? “Credo che ci sia il rischio di avere una coperta un po’ corta quando ricominceranno le coppe. Fino a questo momento però la squadra ha dimostrato di poter reggere tre partite in una settimana e anche dopo Natale mi sembra che la Roma sia rientrata in ottima condizione”.
Domenica c’è l’Inter tra i favoriti del campionato, la Roma può lottare per lo scudetto? “Sarà un banco di prova importantissimo. I nerazzurri sono forti ma non credo ci sia una vera favorita per lo scudetto, il campionato potrebbe essere deciso all’ultima giornata. Ci sono quattro o cinque squadre che possono giocarsi il titolo, la Roma deve provarci fino alla fine. Bisogna puntare a fare il massimo”.
Quale può essere la chiave del match dell’Olimpico? “L’Inter fa un calcio speculare a quello della Roma, entrambe amano giocare a campo aperto. La Roma dovrà fare un grande lavoro a centrocampo, chiudere le linee di passaggio per cercare di isolare il più possibile Lukaku e Lautaro. In fase difensiva i nerazzurri spesso prendono gol, la Roma deve cercare di imporre il proprio possesso palla dal 1′”.
Da giocatore di Roma-Inter ne ha giocate tante. Il primo ricordo che le viene in mente? “Stagione 80/81, avevamo perso 4-0 a Napoli e la domenica successiva andammo a San Siro a battere l’Inter. Da lì partì la rincorsa alla Juve, perdemmo lo scudetto solo per il gol annullato a Turone. Fu l’inizio della Roma di Viola che conquistò lo scudetto e sfiorò la Coppa dei Campioni”.
La Roma ha un problema portiere? Servirebbe un’alternativa a Mirante e Pau Lopez? “È complicato trovare un titolare a gennaio, ma credo che durane il prossimo mercato estivo la Roma dovrà prendere dure portieri. Si era deciso di puntare su Pau Lopez ma ha dimostrato diverse insicurezze, ora il titolare è diventato Mirante che ha 38 anni. Mi sembra che Pau Lopez abbia qualche problema di personalità, alcuni campanelli d’allarme c’erano stati anche prima dell’errore nel derby: giocare nella Roma non è facile se non si sa gestire la pressione”.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti