Se è felice Mourinho – e lo ha dimostrato con il suo post su Instagram che riproponiamo in pagina in cui ha benedetto la mattinata di lavoro e poi recandosi negli spogliatoi della Boreale per fare le congratulazioni al tecnico Granieri e ai suoi ragazzi per il valore dimostrato – allora buon capodanno a tutti. Ieri è stato il primo giorno della terza stagione della serie che appassiona tutti i tifosi della Roma, il primo risultato da mettere in archivio del terzo e (forse) ultimo atto di Mourinho sulla panchina giallorossa.
E suona bene: 4-0. Prima vittima, la Boreale del presidente Leonardi, una bella squadra di Eccellenza che dopo il secondo posto ottenuto in campionato quest’anno ha ottime chances di essere addirittura ripescata in serie D, in pratica è tra le più forti squadre di dilettanti della regione. E nei 66 minuti di partita (33 a tempo, di più l’inclemenza del solleone non poteva consentire) ha dimostrato di aver preparato bene la gara, di saper difendere con ordine senza mai essere realmente assediata dalla prima versione possibile della Roma, con un solo elemento nuovo in campo (Aouar, autore di buone giocate e del gol che ha chiuso la mattinata) e altri due a bordo campo (gli statuari Kristensen e Ndicka).
Gli altri, pochi, si sono distribuiti nei due tempi, nel primo tempo con un 352 con Dybala e Belotti in attacco, il giovane Pagano e Aouar intermedi, Matic in regia, Zalewski ed El Shaarawy in fascia, e Karsdorp a fare da terzo in difesa con Mancini e Llorente, con in porta Boer nel primo tempo e Svilar nel secondo, quando Solbakken ha preso il posto di Dybala e Mourinho ha schierato la difesa a 4, facendo scalare Rick in fascia e Zalewski a sinistra, tenendo lo stesso centrocampo e allargando il norvegese e il Faraone, lasciando in campo Belotti, in versione ancora un po’ dimessa. Poi è entrato al posto di Llorente anche il promettente 2006 sloveno Lovro Golic, difensore centrale, già visto nell’under 17 e in Primavera, destinato anche lui a entrare nel giardino dei bambini di Mou.
Tra i più attivi anche Riccardo Pagano, a proposito di giovani, lui è un 2004, svelato ai più della lavagna fotografata su Instagram dal portoghese, sarà spesso nel giro della prima squadra. Suo il primo gol romanista della stagione, su assist di Belotti. Il primo giallo se l’è preso invece Llorente, autore di un fallo un po’ rude su Petrini, tra le prime proteste di Mancini. Mou invece è rimasto impassibile tutto il tempo e ha poi applaudito le reti nella ripresa di Solbakken (su mancata presa di Savoia dopo il tiro di Aouar) e di El Shaarawy (destro a giro alla sua maniera). (…)
FONTE: Il Romanista – D. Lo Monaco
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