Da quando è professionista Pastore ha sempre avuto un minutaggio maggiore rispetto a quello totalizzato nelle ultime due stagioni con la maglia della Roma. Lo scorso anno il trequartista ha raccolto 790 minuti complessivi, mentre quest’anno si è fermato a 725, non scendendo mai in campo da metà novembre fino allo stop al campionato (tranne che per una fugace apparizione nel derby). L’argentino sta convivendo con un infortunio cronico all’anca, che per il momento non è stato trattato chirurgicamente, una soluzione grazie al quale il Flaco spera di tornare presto in campo, magari potendo dare il proprio contributo in virtù del probabile slittamento delle competizione.
“Il club ci ha invitato tutti i materiali a casa, seguiamo programmi personalizzati e lavoriamo. Credo che questo stop durerà più a lungo del 3 aprile, quando riprenderemo avremo bisogno di 15 giorni di preparazione. Mi alleno mattina e pomeriggio per poter dividere la seduta in più parti e occupare il tempo. Eravamo tutti d’accordo sulla decisione di non partire per Siviglia. Spero che in Argentina non ci saranno molti casi come in Italia, bisogna capire che è una cosa seria. Non è uno scherzo”, il racconto di Pastore ai media del proprio paese tra gli esercizi e le sedute di fisioterapia effettuate tramite il supporto video.
Intanto mentre gli uffici comunali sono chiusi per la quarantena il lavoro tecnico sul progetto Stadio di Tor di Valle è proseguito: i colloqui preparatori con i proponenti sono finiti e l’accordo è stato trovato. Su tutto. E ora i funzionari del Comune stanno scrivendo i testi delle delibere con l’obiettivo di essere pronti a iniziare l’iter di voto alla ripresa dopo lo stop per il Coronavirus. Molto ha contribuito il ruolo di Vitek: i suoi emissari hanno acconsentito alle richieste del Campidoglio compreso il ricalcolo dei contributi che sarà molto al di sopra dei 18-20 milioni trapelati.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora