Per far fare un gesto polemico a Paulo Dybala – uno che ha accettato il benservito della Juventus con un’eleganza rara – ci voleva il doppio mix di gossip argentini e critiche italiane. Non ne poteva più il neo trentenne argentino e così, alla prima occasione utile, cioè un gol determinante sotto la Sud, arrivato tra l’altro al termine di una bella azione, ha zittito tutti. Fine, gol arrivederci, saluti e grazie.
Oggi riposo anche se riposo, per lui, è fino a un certo punto. Proprio perché, a 30 anni, non può e non vuole lasciare nulla al caso, Dybala ha preso il garage della sua bella villa di Casal Palocco e l’ha fatta diventare una palestra di primo livello.
Nelle ultime tre di campionato ha giocato praticamente sempre (Mou gli ha risparmiato gli ultimi 10′ finali contro Lazio e Udinese) e il gioco della squadra ne ha beneficiato enormemente: a partire dalla stagione 2021/22, nessun attaccante ha fornito più passaggi vincenti di Paulo Dybala in gare casalinghe in Serie A, nove, come Leao.
Dybala ha corso in tutte le zone del campo: è stato attaccante, rifinitore, regista e, a tratti, quasi un libero avanzato quando la Roma doveva far ripartire l’azione. […] E il paradosso è che a gennaio Paulo potrebbe andar via per soli 12 milioni se gli arrivasse un’offerta da capogiro. Un’ipotesi a cui nessuno vuole pensare: né Mourinho, né i tifosi né, tantomeno, Lukaku. La storia con Paulo, almeno la sua, è solo all’inizio.
FONTE: Il Corriere dello Sport