Un finale peggiore di quello pronosticato dai più pessimisti: si chiude l’era Pallotta dopo anni di rose incomplete, sbagli da parte dei ds e politiche incentrate sulle plusvalenze, ancora più marcate da quando il magnate di Boston ha capito che non sarebbe riuscito a realizzare il sogno di un nuovo stadio.
Il fallimento è ormai chiaro, e la Roma di Fonseca è stata sconclusionata e discontinua, oltre il reale valore dei suoi calciatori che, in qualche caso, rappresentano comunque un patrimonio di questa società.
Troppe occasioni concesse all’avversario di turno, troppi giocatori impiegati fuori ruolo. Ed il tecnico portoghese non può essere considerato esente da colpe.
FONTE: Il Messaggero