Finalmente Wijnaldum. Un’attesa spasmodica quella che ha accompagnato l’approdo nella Capitale del calciatore olandese proveniente dal Paris Saint Germain. Gini è atterrato poco prima delle 18 di ieri nello scalo romano di Ciampino con un volo privato messo a disposizione dalla famiglia Friedkin. Alla fine la Roma prende il nazionale olandese alle condizioni che riteneva migliori: prestito con diritto di riscatto a 8 milioni (quindi nessun obbligo) e con le spese sull’ingaggio ripartite al 50% circa tra i due club.
Il PSG, oltre ai 3 milioni del bonus di fine luglio, pagherà tre mensilità e una parte dei bonus ulteriori a Wijnaldum. La Roma pagherà le altre nove mensilità: tradotto 5 milioni all’anno circa del fisso. (…) Dopo la notte in albergo, nel programma di Wijnaldum questa mattina le visite mediche a Villa Stuart, poi la firma e tutte le ritualità del primo giorno, la scelta della maglia (…)
Sono usciti prima i bagagli che Wijnaldum dalle porte automatiche del terminal dei voli privati del secondo aeroporto romano. Tra un sussulto e l’altro di diverse centinaia di tifosi presenti nello scalo di Ciampino, arrivati già quasi due ore prima dell’atterraggio dell’olandese e in cerca di zone d’ombra dove rifuggire un caldo rovente (aiutati dalla Roma stessa che ha distribuito bottigliette d’acqua all’occorrenza). (…)
Il volo, schedulato per le 16.50, era in ritardo, ma i romanisti sapevano tutto, grazie a internet e al loro smisurato amore: in diverse migliaia gli utenti che hanno tracciato la rotta, come già era successo per Dybala qualche settimana fa. Da Parigi è frequente il ritardo per traffico aereo quest’estate e in più il decollo era avvenuto da Rotterdam, città natale di Wijnaldum, dove l’aereo messo a disposizione dalla famiglia Friedkin (partito da Londra in mattinata ed atterrato prima di pranzo in Olanda) era andato a prendere la famiglia di Georginio. Che attendeva tutti nella capitale francese.
Quando è sceso dall’aereo a Roma, con una maglia nera e pantalone chiaro, si è subito messo a disposizione della folla, sorridente e solare. Qualche autografo e selfie rapidamente, le braccia alzate in segno di saluto, la famiglia sorpresa ed emozionata che girava video e scattava foto ai tifosi romanisti e poi via con l’auto messa a disposizione dalla società. (…)
FONTE: Il Romanista – G. Fasan