Una ventata di freschezza per spazzar via l’aria pesante che nella Roma si respira ormai da quasi due mesi. Carles Perez è la carta vincente di Fonseca, e pure una consolazione per Petrachi che lo ha preso nello scetticismo generale. Il ragazzo catalano si è presentato con voglia di fare e la sua leggerezza mentale ha contribuito a ritrovare finalmente una vittoria. Quello di ieri è il suo primo gol da romanista e appena il terzo «vero» in carriera, dopo uno in Liga e uno in Champions. «Ho fiducia nella squadra – ha detto prima del match – spero di segnare o fare un assist».
Missione compiuta e un bel pieno di autostima per un attaccante che serve come il pane alla Roma, perché dipendere solo da Dzeko è un grosso limite. «Non potevo sognare una serata migliore – racconta alla fine Perez – sono qui per aiutare la squadra, queste prime quattro partite mi sono servite per ambientarmi, sono sicuro che col passare del tempo prenderò più confidenza. Ora in Belgio dovremo completare l’opera, ma siamo riusciti ad ottenere una vittoria e speriamo sia la prima di molte».
Poi l’analisi di Cristante: «E’ sotto gli occhi di tutti – ammette il mediano – che non siamo nella nostra migliore fase, ma portare a casa la vittoria senza prendere gol era la cosa più importante. Non siamo né la prima né l’ultima squadra che ha questi momenti nella storia del calcio. E un insieme di tanti fattori che messi insieme creano un blocco. Magari in altri periodi, quando saremo più sereni e arriveranno i risultati, ci sarà la possibilità di alzarci un po’ di più: in quel modo le cose ci riescono meglio».
Una battuta anche da Perotti: «Era fondamentale vincere per toglierci di dosso il peso di questo brutto periodo. Al ritorno ci giocheremo molto, ora testa al Lecce».
FONTE: Il Tempo – A. Austini