E’ presto per affibbiargli il marchio dell’infallibile: David Suazo, attaccante honduregno, segnò 14 rigori su 14 tentativi in Serie A con il Cagliari tra il 1999 e il 2007 ed è quindi ancora un gradino più su. Ma Diego Perotti, nel corso degli anni, ha affinato una qualità analoga che sta diventando molto redditizia per lui e per la Roma: quello contro il Pescara, che si era peraltro procurato, è stato il rigore numero 12 in carriera tra campionati e coppe, naturalmente su 12 prove.
SFIDA – La sua è una specie di mannequin challenge: calcia praticamente senza rincorsa, avvicinandosi come un gattino al pallone e aspettando l’ultimo secondo utile prima di decidere dove piazzare il pallone, orientandosi naturalmente con i movimenti dei portieri, che di solito si lanciano in anticipo su uno dei due angoli. Come ha fatto il connazionale argentino Bizzarri domenica, ad esempio. Se invece il portiere di turno non si muove, Perotti tira su uno dei due lati forte in modo da impedire all’avversario di intervenire. E’ successo giusto una settimana prima a Bergamo, contro l’atalantino Berisha. «Ma Bizzarri mi conosce dai tempi del Genoa – ha rivelato a Tiki Taka – e stavolta ho cambiato tecnica. Ho preferito andare più in fretta verso il dischetto…».
INSEGUIMENTO – In Serie A, Perotti è “soltanto” a 8 su 8: tre nell’anno e mezzo di Genoa e cinque in questo scorcio di campionato con la Roma. E’ già salito al quarto posto nella classifica degli artisti del dischetto dalla percentuale immacolata del calcio italiano di ogni epoca. Dopo Suazo, due giocatori sono a 10 su 10: l’ex romanista Gaetano D’Agostino tra Messina, Udinese, Fiorentina, Siena e Pescara nel periodo 2005-13 e Adelio Moro tra Atalanta, Ascoli e Cesena nel periodo 1971-83.
BREAK – Al nono tentativo si è invece fermato Mario Balotelli, che ha uno stile di tiro molto simile a quello di Perotti. La serie venne interrotta da Pepe Reina in un Milan-Napoli del settembre 2013. Ma considerando le coppe e la Premier League, Balotelli aveva cominciato la carriera infilando 19 rigori consecutivi: oggi, a 26 anni, il suo bilancio è di 25 reti su 29 tentativi. Limitando l’analisi alla Serie A, gli almanacchi rivelano che la serie più lunga di rigori segnati consecutivamente appartenga a Roberto Boninsegna: 19 reti di fila tra l’8 febbraio 1970 e il 18 novembre 1973, sempre con la maglia dell’Inter. A fermarlo al ventesimo tentativo fu Franco Superchi in un Fiorentina-Inter.
CLUB – Nella storia della Roma il calciatore ad aver segnato più rigori è, naturalmente, Francesco Totti, in gol anche quest’anno contro Sampdoria e Torino: il suo bottino complessivo è di 85 reti su 103 tentativi (82%). Anche la sua serie positiva merita di essere menzionata: viene da 12 rigori segnati di fila dopo l’errore contro il Parma che risale all’ottobre 2012.
PRECEDENTE – Tornando a Perotti, la Lazio gli porta fortuna: le ha segnato proprio su rigore con il Genoa all’Olimpico e nella scorsa stagione al primo derby giocato. Una garanzia in più per Spalletti. «Il derby già si sente da un paio di settimane, anche per strada quando vai a fare la spesa – chiude Diego – Mi aspetto una bellissima partita che mi auguro di vincere ancora, come il 4-1 di aprile che è un ricordo meraviglioso. Non sono preoccupato dalle difficoltà che abbiamo avuto con il Pescara: a volte bisogna saper vincere anche le partite come queste».