Il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni e il responsabile dei social della società Paul Rodgers (ex dipendente del Liverpool) sono volati in Irlanda dove hanno fatto visita alla famiglia di Sean Cox. Il tifoso del Liverpool aggredito lo scorso aprile ad Anfield poco prima della semifinale d’andata di Champions League tra i Reds e i giallorossi è rimasto in coma fino allo scorso luglio per delle lesioni gravissime alla testa provocate da alcuni ultras romanisti. Consapevole delle condizioni in cui versa il tifoso irlandese e delle difficoltà nel sostenere economicamente le cure, il presidente James Pallotta donerà 50 mila euro alla famiglia, mentre altri 100 mila li devolverà tramite la fondazione Roma Cares. Inoltre il club ha chiesto di partecipare alla raccolta fondi tramite la pagina GoFundMe grazie alla quale sono stati raccolti circa 397 mila euro. L’obiettivo è arrivare a 2 milioni.
«VITA STRAVOLTA» «Quello che è successo a Sean Cox non dovrebbe mai accadere a chi va ad assistere a una partita di calcio. Sin dal primo giorno, i nostri pensieri sono con Sean, Martina e tutta la loro famiglia. Speriamo tutti che Sean recuperi», sono le parole di Pallotta affidate a un comunicato. Dopo la visita di Baldissoni alla moglie di Cox, la famiglia ha dato il via libera alla donazione della Roma, che sarà solo la prima di altre iniziative: «Ad aprile – ha aggiunto il dg – abbiamo scritto alla signora Cox per offrire qualsiasi tipo di aiuto. Quanto accaduto all’esterno dello stadio di Anfield Road ci ha lasciato rattristati e scioccati, soprattutto per l’enorme impatto che questa vicenda ha avuto non solo su di lui, ma anche sulla moglie, i figli, i familiari e i suoi amici».
«Sono orgoglioso di far parte di questa società», ha twittato il ds Monchi. La disperazione della moglie Martina traspare dalle parole riportate dal club: «La nostra vita – dice la donna – è sottosopra. Non c’è alcun segnale che Sean possa tornare a casa, nemmeno con le migliori cure specialistiche di riabilitazione, che impiegheranno anni e che richiederanno assistenza costante per il resto della sua vita. Apprezziamo molto la donazione dell’AS Roma e di Pallotta». Cox non parla e ha la parte destra del corpo paralizzata.
LE CONDANNE Per gli scontri ad Anfield sono stati arrestati dalla polizia inglese Daniele Sciusco e Filippo Lombardi: entrambi sottoposti a processo, ma non dichiarati colpevoli per l’aggressione a Cox. I due sono stati condannati per violent disorder per il quale Sciusco dovrà scontare due anni e mezzo di carcere, mentre Lombardi tre. Ora si trovano in prigione in Inghilterra, ma a febbraio potranno chiedere di scontare la pena in Italia. Agli inizi di ottobre, invece, è stata individuata una terza persona denominata N40, un romano trentenne di cui non sono state fornite le generalità e ora agli arresti domiciliari in attesa dell’estradizione in Inghilterra: l’uomo verrà processato con l’accusa di lesioni gravi a Sean Cox.
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