Chissà se si può già invocare l’effetto Mourinho. Certo il 3-2 della Roma che ha accompagnato in finale il Manchester United è una dimostrazione di potenzialità inespressa. Anche il modulo – il 4-2-3-1 che spesso Mourinho ha scelto per le sue squadre – è parso un invito da parte dell’uscente Fonseca a cogliere qualcosa da salvare. Come l’orgoglio che aveva permesso alla squadra di sfiorare più volte il 3-1 che avrebbe trasformato l’eliminazione annunciata in un’illusione. Mourinho chiederà un nuovo portiere, un terzino, un grande centrocampista – magari quel Van de Beek ospite ieri all’Olimpico – e soprattutto un attaccante di livello internazionale.
Fonseca ha anche corso il rischio di chiudere la stagione europea esattamente come aveva iniziato il campionato: con uno 0-3 a tavolino. Fra i convocati c’era Simone Farelli, il quarto portiere, non in lista Uefa. La Roma era convinta di poterlo utilizzare visto che Pau Lopez a ore si opererà alla spalla e ne avrà per tre mesi, ma il regolamento permette di inserire un nuovo portiere soltanto se non hai a disposizione due di quelli iscritti nella lista A. E la Roma aveva sia Mirante che Fuzato. Se Farelli fosse finito in distinta, la Roma avrebbe rischiato il ko a tavolin per la terza volta in stagione, dopo Verona-Roma e Roma- Spezia.
FONTE: La Repubblica – M. Pinci