Una nuova Villa Torlonia, almeno per dimensioni. C’è anche questa dentro il progetto Stadio della Roma di Pietralata. Nella brochure presentata in Campidoglio, uno dei cardini sui quali si baserà l’analisi del progetto della società giallorossa è il “green”, la sostenibilità ecologica e l’impatto ambientale.
Il testo consegnato in Campidoglio riporta fra gli elementi caratterizzanti la creazione di un parco intorno allo Stadio. L’idea è che l’impianto sia un “vasto parco pubblico e polo di servizi”. E non è solo una questione estetica: disporre di un’area verde intorno all’”ovale” significa anche inserire un elemento naturale di minimizzazione dell’impatto acustico e creare “un’adeguata area pedonale di filtro e di calma” in grado di “soddisfare tutte le esigenze di carattere logistico connesse con gli eventi sportivi: afflusso e deflusso ordinato, sicurezza in caso di evacuazione ed emergenza“.
Nelle carte, tolte le dimensioni dell’impianto sportivo vero e proprio, si ipotizza uno spazio di quasi 15 ettari da dividere fra “parco, spazi pedonali, viabilità, servizi”. Di fatto, siamo più o meno alle dimensioni di Villa Torlonia (13 ettari) o Villa De Santis (12 ettari).
L’impatto acustico, insieme alla garanzia di piena accessibilità delle ambulanze da e per l’Ospedale Pertini, è uno dei tasselli da monitorare nella fase di progettazione e di interlocuzione con le Istituzioni. Gli alberi sono un’eccellente barriera naturale fonoassorbente e sono, quindi, in grado già da soli di ridurre sensibilmente l’impatto del tifo sul nosocomio che, stando a queste prime carte, potrebbe distare da 470 a 650 metri, in linea d’aria, dagli spalti.
Le distanze sono ancora indicative: le carte della Roma sono un punto di partenza per sedersi al tavolo con i tecnici del Campidoglio avendo sotto mano i primi numeri, le prime mappe e i primi dati. Il livello di approfondimento è ancora minimo tant’è che dopo aver consegnato queste carte in cui si parlava della realizzazione anche di hotel e centro commerciale nell’area circostante allo stadio, questa ipotesi è già uscita di scena in poche ore.
Due infrastrutture, però, ci sono. E hanno una funzione urbanistica. Sono i due ponti ciclopedonali che, dalle prime carte, la Roma prevede di costruire. La prima dal lato dell’uscita Pietralata della Stazione Tiburtina verso lo Stadio: nelle carte la definiscono una “spina pedonale-ciclabile”. La seconda, da via Livorno a scavalcare i binari della ferrovia. Quest’ultimo ponte avrebbe due caratteristiche: renderebbe fruibile lo stadio a chi viene con la B1, quindi da Montesacro, senza bisogno di fare cambi. Per capirsi, sarebbe una passeggiata di circa un chilometro e duecento metri.
FONTE: Il Messaggero – F. M. Magliaro
https://youtu.be/eBFh88xyfjk