Si assume la colpa degli acquisti sbagliati, ne scarica molte su Zaniolo per quelli mancati (vedi Ziyech). E sul futuro di Mourinho evita di rispondere. Nel giorno della firma di Nicolò al Galatasaray (in basso le cifre ufficiali) torna a parlare Tiago Pinto.
«Dico subito che non ci siamo rinforzati, è stato un mercato deludente», rimarca il Gm. Che poi passa all’analisi: «Una causa è stata l’effetto Zaniolo, se accettava il Bournemouth avremmo ottenuto più soldi e preso un’alternativa che sarebbe piaciuta a tutti. Per i paletti Uefa dovevamo aspettare la cessione. Fare il mercato così è difficile. Ziyech? È vero, lo stavamo trattando ma non era l’unico. Io non ho dubbi che tra 3-4 anni la Roma sarà più solida e avrà più potere sul mercato. Non c’è altro modo, però, se non fare questo percorso. Il rifiuto di Zaniolo al Bournemouth ci ha messo in difficoltà anche su questo piano strategico del FFP. Nicolò è stato amato come pochi giocatori da questa città, quando si rifiuta di vestire la maglia della Roma è qualcosa che va oltre a trattative o rinnovi. E se ti pensi grande e ti vogliono solo Bournemouth e Galatasaray, allora c’è qualcosa che non va. Smalling? Non dipende da noi, ma c’è volontà di continuare».
Sul futuro di Mou è vago: «Lui conosce bene la situazione, non ricordo se ha chiesto incontro pubblicamente con la proprietà, ma noi pranziamo insieme tutti i giorni e di queste cose non parliamo qui. Stiamo nella stessa squadra. I giocatori presi sono concordati, anche se ne avremmo voluti altri. Detto ciò, non ho paura ad assumermi tutte le responsabilità. Tutti quelli presi finora e che non hanno fatto bene sono 100% colpa mia. Per esempio Vina e Shomurodov».
Definite, infine, le cifre del passaggio di Zaniolo al Galatasaray. Si tratta infatti di 16,5 milioni + 20% sulla differenza di una futura rivendita + 2 milioni se la rivendita è superiore ai 20. A questi si aggiungono 13 milioni di bonus, di cui il 50% è raggiungibile in tempo stretto e semplice, l’altro richiede più tempo. Inoltre c’è l’opzione per i due talenti Akmar e Demir. In serata l’addio di Nicolò: «Se ne sono dette troppe, ma è stato un onore. Ho sempre combattuto per questa maglia. Eternamente grato».
FONTE: Leggo – F. Balzani