Il tentativo per ora è andato a vuoto. Ma la Roma insiste per Pablo Marí, difensore spagnolo del Monza, definito con un complimento “un albero” da Mourinho dopo la sfida dell’Olimpico decisa a tempo scaduto da El Shaarawy. Galliani non vuole perdere uno dei suoi cardini a gennaio, se non davanti a una proposta irrinunciabile che da Trigoria non potrebbe mai arrivare. E lo stesso giocatore, che ha un contratto in scadenza nel 2025 e uno stipendio da 2 milioni netti, non freme per spostarsi a metà stagione.
Tiago Pinto però ha avvicinato il suo entourage, perché l’operazione potrebbe concretizzarsi a luglio: Pablo Marí, classe 93, è cresciuto molto negli ultimi due anni dopo aver lasciato l’Arsenal e sarebbe un ottimo sostituto di Smalling, che non dà garanzie a causa dei problemi al ginocchio. A prescindere dall’esito della trattativa, comunque, l’esigenza di inserire un centrale durante la finestra di mercato invernale è condivisa tra i due portoghesi, Tiago Pinto e Mourinho: detto di Smalling, fermo da quasi tre mesi, Kumbulla avrà bisogno di un rodaggio quando rientrerà dall’infortunio al crociato mentre NDicka partirà per la Coppa d’Africa proprio a gennaio.
Serve dunque un calciatore pronto ed esperto, possibilmente dai primi giorni del 2024, che conosca i meccanismi del calcio italiano: uno come Jakub Kiwior, compagno di Zalewski nella nazionale polacca e riserva fissa nell’Arsenal di Arteta. Kiwior, classe 2000, si è trasferito in Inghilterra nel gennaio 2022 dallo Spezia per 25 milioni. Tornerebbe volentieri in Serie A, soprattutto se dovesse allenarlo un tipo come Mourinho, anche in prestito. Resta da vedere se l’Arsenal sarà disposto a liberarlo temporaneamente. Intanto i procuratori, che hanno capito l’antifona, stanno offrendo alla Roma molti difensori che possono spostarsi senza grandi problemi nel prossimo mercato: Tiago Pinto risponde a tutti che può accettare solo soluzioni in prestito senza obbligo di riscatto a giugno e che deve comunque cedere un calciatore della rosa per aggiungerne un altro.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida