Sorrisi e toni da chi ha trovato la chiave comunicativa. Unita e compatta dietro il rispetto della maglia e dei colori giallorossi. Tiago Pinto lo ha messo in atto nella conferenza stampa post mercato: “Zaniolo è stato amato come pochi giocatori da questa città, quando si rifiuta di vestire la maglia della Roma è qualcosa che va oltre trattative o rinnovi“.
Senza giri di parole, un traditore. Neanche troppo consapevole: “Fossi in lui mi farei qualche domanda se lo hanno cercato solo Bournemouth e Galatasaray». Pinto è un fiume in piena, parla soprattutto ai tifosi: “Sono qui per il bene della Roma. E Zaniolo rifiutando gli inglesi non lo ha fatto. Con quei soldi avremmo fatto un mercato importante”. Che comprendeva Ziyech. Ma anche un mister X “che avrebbe fatto piacere a tutti”.
Un mercato azzoppato dalla telenovela Zaniolo e insufficiente anche per Pinto: “Abbiamo perso tre giocatori e ne abbiamo portati due. Nel complesso non ci siamo rinforzati”. Un mea culpa che ha un responsabile principale: “Fare mercato con i paletti del Financial Fair Play è complicato. Ma siamo obbligati”. Una riduzione dei costi che la Roma dovrà portare a termine tra 4 anni. Nonostante un allenatore martellante su carenze e limiti della rosa: “Mourinho è il primo a conoscere la nostra condizione”
FONTE: La Repubblica – M. Juric