Sessantasette giorni al termine della stagione. Poco più di due mesi per avere un ritratto definitivo non solo della stagione che volge al termine, ma soprattutto delle potenzialità e delle sfumature future che quella seguente potrà avere. Ma attendere è una parola che non esiste nel vocabolario di un direttore sportivo, con un occhio al campo, alla lotta Champions e all’Europa League, l’altro sempre al lavoro sulla Roma che verrà.
Tiago Pinto attende con ansia di conoscere con quale biglietto da visita potrà presentarsi nella prossima sessione di mercato: una Roma in Champions League aiuterebbe e non poco, così come la sempre più probabile permanenza dello Special One, senza contare il prestigio che la vittoria dell’Europa League conferirebbe al progetto giallorosso. Il tutto senza mai perder di vista i paletti imposti dal settlement agreement, raggiunto con l’Uefa in ambito di Financial Fair Play. Ma, al netto degli orizzonti ancora sconosciuti, il team scout è al lavoro da mesi, la normale programmazione della squadra-mercato prosegue, avendo bene in mente quelle che sono le priorità e le mancanze della rosa romanista, dalle quali partire.
Un estremo difensore arriverà, questo è fuor di dubbio. Rui Patricio va verso i 36 anni (e l’ultimo anno di contratto) mentre Mile Svilar non ha convinto. Piace Vicario ma il prezzo del cartellino è diventato quasi proibitivo, dopo il pressing del Bayern Monaco.
Tutto ruota intorno a Smalling. La permanenza del difensore inglese è una delle priorità del dirigente giallorosso, l’offerta finale è stata presentata e ora si attende la decisione del calciatore inglese. Mancini e Ibañez i punti fermi, ma attenzione alle offerte: nessuno è incedibile. In tanti pronti a salutare, da Karsdorp a Celik fino a Kumbulla e Llorente. Piace tanto N’Dicka in uscita dall’Eintracht Francoforte mentre, tra i prospetti italiani, occhi puntati su Giorgio Cittadini, centrale difensivo classe 2002, in forza al Modena ma di proprietà dell’Atalanta: Pinto aveva provato già a gennaio a portarlo a Trigoria. Per la fascia sempre caldo il nome di Pedersen del Feyenoord.
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FONTE: Il Romanista – A. Di Carlo