La stagione sta per iniziare e tra pochi giorni la Roma si incontrerà a Trigoria per il raduno. La squadra, almeno per il momento, non risponde alle aspettative ed alle richieste del suo allenatore, motivo per cui ci dovrà essere un’accelerata. Il principale artefice di questo mercato è Tiago Pinto, che dovrà districarsi tra le difficoltà economiche ed il piano di rafforzamento a cui puntano Mourinho ed i Friedkin.
Lo scorso anno il gm dei giallorossi si assegnò un 7.5 come voto per il mercato effettuato, nel quale acquistò Rui Patricio ed Abraham, ma anche costose scommesse come Shomurodov e Vina, per i quali furono spesi oltre 30 milioni più bonus. Inoltre, alcuni degli esuberi sono stati pagati perché se ne andassero, incassando così zero dalle cessioni.
I soldi, invece sono arrivati dalla doppia cessione di Pau Lopez ed Under al Marsiglia. Tiago Pinto ritiene che non gli siano riconosciuti i meriti e che vengano troppo spesso sottolineati gli errori. In sintesi: quando la Roma vince è merito di Mourinho, quando perde, invece, la colpa è sua per non aver costruito una squadra all’altezza.
Il suo mantra è “È tutto bugia”, ma era anche “bugia al 100%” la trattativa tra Mkhitaryan e l’Inter. Lo Special One non prese bene questo addio e per rimediare il gm ha portato a Roma Matic, scelta apprezzata dall’allenatore. Ora che ci sono da risolvere varie grane da risolvere, tra cui il rinnovo di Zaniolo, Tiago Pinto è arrivato alla resa dei conti.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida