Bruno Peres è tornato a gennaio, gli altri nove sono ancora in giro per il mondo. C’è una Roma che ha ripreso a lavorare a Trigoria, con tutte le cautele del caso. E una Roma in prestito che avrebbe dovuto sfruttare questa stagione per valorizzare i propri cartellini. In ballo, tra risparmi e probabili plusvalenze, ci sarebbero una sessantina di milioni, ossigeno fresco per alleggerire il bilancio piuttosto appesantito del club giallorosso. Un gruppo di giocatori costati molto cari alle casse romaniste e che rischiano di rientrare alla base, in attesa che l’Uefa decida parametri legati al calciomercato.
Il caso più clamoroso è legato a Patrik Schick, l’acquisto più oneroso della storia romanista (42 milioni), ora in prestito al Lipsia. Pronto a tornare a giocare – la Bundesliga ha avuto l’ok per riprendere a metà maggio – l’attaccante, dopo due stagioni nella Capitale in cui non è riuscito a spiccare il volo, si è ben inserito nella nuova realtà. E verrà molto probabilmente riscattato dal club tedesco per una cifra intorno ai 30 milioni di euro.
FONTE: La Repubblica – F. Ferrazza