Un passo in avanti. Dopo tre ore di confronto, lo Stadio della Roma di Tor di Valle è un po’ più vicino. Un lungo pomeriggio, quello di ieri, fra la delegazione dei proponenti del progetto e il Campidoglio.
LE SQUADRE IN CAMPO – Le due «squadre» erano quasi quelle anticipate: per il Comune il vicesindaco, Daniele Frongia, gli assessori all’Urbanistica, Paolo Berdini, e ai Trasporti, Linda Meleo; il capogruppo in Consiglio, Paolo Ferrara; Alessandra Agnello, presidente della Commissione Lavori Pubblici; e il presidente del IX Municipio, Dario D’Innocenti. A questi, si sono aggiunti via via vari consiglieri, a partire dal presidente del Consiglio, Marcello De Vito, fino, di fatto a metà del Consiglio comunale (cosa che ha scatenato i malumori dell’opposizione per non essere stata coinvolta). Per i proponenti, David Ginsberg, capo del progetto Stadio; Umberto Gandini e Mauro Baldissoni, amministratore delegato e direttore generale della Roma; Luca Parnasi, presidente di Eurnova; accompagnato dai suoi tecnici, Luca Caporilli, Simone Contasta e Giulio Mangosi.
BERDINI FA IL DURO – «Abbiamo finalmente potuto presentare il progetto ad alcuni membri della Giunta e del Consiglio comunale che non avevano avuto modo di studiarlo» ha spiegato, uscendo, Baldissoni. In sostanza, la prima parte dell’incontro ha visto i proponenti illustrare tutti i vari dettagli progettuali a molti consiglieri che non lo avevano mai neanche visto. E, secondo quanto raccontato dai presenti, molti di loro hanno posto domande e chiesto chiarimenti. Dopo di che, è sceso in campo l’assessore Berdini. Con bel garbo, senza voler «giungere a un muro contro muro» dato che l’«Amministrazione ha la volontà di portare avanti il progetto», l’Assessore grillino all’Urbanistica, con il sostegno della collega alla Mobilità, Meleo, ha però mostrato i muscoli, attaccando sulla questione delle opere pubbliche da lui ritenute ridondanti: lo svincolo sull’autostrada Roma-Fiumicino, con le sue complanari e il ponte carrabile sul Tevere, più il finanziamento della Metro B risultano, nella visione di Berdini, superflue. La prima perché verrà realizzato dallo Stato il Ponte dei Congressi rendendo, secondo l’Assessore, un doppione quello della Roma. Quest’opera, quindi, come Il Tempo aveva anticipato lo scorso 5 ottobre, potrebbe essere tagliata consentendo, così, di ridurre le cubature. Per quanto riguarda la diramazione della Metro B da Magliana a Tor di Valle viene ritenuta da Atac non fattibile. Mentre a proposito della Roma-Lido di Ostia (alternativa contenuta nella delibera Marino sul pubblico interesse) la Meleo ha ottenuto che i quasi 55 milioni stanziati nel progetto per la metro B, vengono dirottati sul trenino per il litorale che ferma a Tor di Valle. E proprio a proposito dei treni, ieri al Ministero dei Trasporti si è tenuto un incontro tecnico sul progetto romanista.
LA ROMA: VALUTEREMO – Alle obiezioni di Berdini, la risposta può essere sintetizzata dalle affermazioni di Baldissoni: «Vedremo se c’è da fare qualche modifica al progetto che comunque non andrà ad interferire col procedimento amministrativo che va avanti in Conferenza di servizi». In sostanza, fatti i conti, i proponenti, pur accettando l’apertura di singoli tavoli tecnici presso i vari dipartimenti comunali, rimandano tutto alla Conferenza di servizi che è in corso e che dovrà terminare i suoi lavori a inizio febbraio. Ben sapendo che dal Campidoglio, viste anche le fratture interne alla maggioranza pentastellata, difficilmente ci potrà essere più di una minaccia di bloccare il progetto, considerando il rischio risarcimenti.
IL M5S SPACCATO – Di fronte al tentativo di Berdini di alzare il tiro, basta registrare le dichiarazioni del vice sindaco, Daniele Frongia: «I proponenti e il Campidoglio hanno un obiettivo comune che è quello di portare avanti il progetto dello stadio. Continueremo a lavorare insieme. Sono previsti altri incontri sempre nel rispetto dei tempi della Conferenza di servizi». E anche il presidente del Municipio IX, Dario D’Innocenti, ha frenato su Berdini ricordandogli che le opere previste nel progetto (messa in sicurezza dei fossi del Vallerano e dell’Acqua Acetosa, rifacimento della via del Mare/Ostiense) sono attese da un trentennio.
NIENTE VARIANTE? – Intanto, oggi, mentre la Raggi verrà audita in Consiglio regionale sui poteri per Roma Capitale, Berdini avrebbe dovuto portare in Giunta la variante urbanistica. Le cui tracce, per ora, sembra si siano perse.