Stessa filosofia di gioco, pur rimanendo avversari. E quando si sono incrociati Allegri e Mourinho non si sono risparmiati frecciatine, colpi e mezze bordate. Il più velenoso sempre lo juventino, con Mou più distaccato. Il primo scontro risale ai tempi di Inter e Cagliari. Lo Special One definisce Max ‘buonista’, il tecnico italiano replica.
Poi il mister portoghese parlerà di tecnici che non fanno la formazione. La risposta di Allegri: «Le sue dichiarazioni cadono nel patetico. Interessarsi degli altri allenatori è stato poco carino, è una mancanza di rispetto. Cellino non si intromette sulla formazione». Poi la Panchina d’Oro assegnata ad Allegri. E Mourinho: «Sono rimasto colpito quando mi hanno dato l’Oscar del calcio assegnato dai giocatori. Se i giocatori hanno votato me, gli allenatori possono votare un altro: mi sembra una cosa normale».
Non sono mancati altri scontri dialettici, come quello in cui Allegri intervenne a ‘Le Iene’: «Ogni tanto Mourinho è patetico, ripete sempre le stesse cose, diventa banale. È molto bravo ma dietro la sua arroganza nasconde insicurezze». Fino al gesto dell’orecchio di Mourinho in una doppia sfida di Champions tra Manchester United e Juventus: «Ho sbagliato, ma hanno insultato per 90’ me e la mia famiglia – spiegò lo Special One -. Era solo un gesto per dire ‘non voglio sentirvi più’. Io non ho offeso, loro sì».
FONTE: La Gazzetta dello Sport – L. Bianchin