In questa settimana dovrebbe giungere a perfezionamento l’ingresso di Radovan Vitek nel progetto Stadio della Roma, con l’acquisizione da parte della società dell’immobiliarista céco, la CPI Property Group, dei terreni e del progetto dell’impianto di Tor di Valle. Il che comporterà l’uscita di scena totale della famiglia Parnasi, Luca in testa, dal progetto anche se i tecnici di Eurnova continueranno a seguire il dossier almeno fino al via libera in Consiglio Comunale.
Un via libera che, stando a «Radio Campidoglio», potrebbe essere davvero vicino: nei corridoi di Palazzo Senatorio si racconta di una Virginia Raggi che intorno a Natale potrebbe fare un annuncio sull’andamento dell’iter. E’ in arrivo anche una seconda svolta: sarebbe stato superato il problema del «surplus» di 18 milioni di euro che il Campidoglio, dopo il completamento della «due diligence» seguente l’arresto di Parnasi, riteneva mancassero al computo finale. Nelle ultime sedute – alle quali hanno preso parte anche alcuni emissari di Vitek – il nodo sarebbe stato risolto: quei 18 milioni erano stati in realtà conteggiati ma non inseriti nei contratti in discussione.
Anche dalle parti dell’ Assessorato all’Urbanistica la situazione viene considerata molto in discesa, con la possibilità di chiudere l’accordo finale in poche sedute, magari pure per gennaio, anche se l’andamento della vicenda nell’ultimo biennio ha dimostrato la grande aleatorietà delle previsioni sui tempi.
Intanto, in Campidoglio alcuni fra i 5Stelle si stanno attrezzando per la conta dei voti. Quasi certa l’astensione dell’ex capogruppo grillino Paolo Ferrara, nonostante sia uscito dall’inchiesta «Rinascimento» su Parnasi. In molti si aspettano l’astensione dal voto e anche dalla conduzione dei lavori da parte di Marcello De Vito, presidente del Consiglio comunale, visto che è coinvolto ancora nella vicenda giudiziaria.
Terzo astenuto sicuro il Pd Giovanni Zannola: è un arbitro di calcio e, a meno di deroghe, non può prendere parte a un voto che riguardi una società sportiva. Cartina di tornasole sulla tenuta della maggioranza grillina sarà lo scadenzamento dei lavori propedeutici al voto: più diluito nel tempo sarà l’esame delle delibere da parte delle Commissioni consiliari e del Municipio, meno sarà solida la capacità dei 5Stelle di rimanere compatti.
FONTE: Il Tempo – F. M. Magliaro