Il dopo Spalletti, dunque, è già cominciato. I sondaggi sono stati avviati, si attendono risposte definitive. L’esigenza della Figc è una: andare al Mondiale, senza se e senza ma. Il primo nome sondato si chiama Claudio Ranieri, è lui il preferito: lo vuole Gravina, lo chiede il popolo italiano tifoso della Nazionale. L’uomo perfetto per questa fase storica, in cui si sono perse certezze e si vive nell’abbandono: un anno di contratto, impegni diradati (settembre, ottobre, novembre, più l’eventuale – probabile – playoff marzo e il periodo, eventuale, del Mondiale), si poteva fare, era la situazione adatta a lui.
Da sempre, Claudio è sensibile al richiamo della Nazionale, ma per ora non sembra avere grosse intenzioni di tuffarsi in questa avventura. Ha preso tempo. I dubbi: non vorrebbe abbandonare la Roma, nella quale ora è apprezzatissimo dirigente, con lui è stato appena avviato un progetto tecnico ambizioso che porta il nome di Gasperini. E Ranieri ha anche pensato che la scelta della Nazionale – anche se per un periodo breve – scontenterebbe la piazza giallorossa, che in lui vede il cardine del futuro della Roma. Insomma, non è facile.
La Figc non perde le speranze e continua a pressare, timidamente, ma nel frattempo è già in contatto con altri allenatori. E se è reale e definitivo il no di Ranieri, Pioli diventa inevitabilmente il favorito per la panchina azzurra. Da non escludere un ritorno di Mancini, ma il presidente Gravina non ha intenzione di richiamarlo. Dalla Figc trapela che non verrà presa in considerazione l’ipotesi di affidare la Nazionale a un giovane, e in lizza c’erano i vari Cannavaro, De Rossi o Bonucci.
FONTE: Il Messaggero











