Sono bastati diciotto minuti a José Mourinho per bocciare Renato Sanches. Non è ancora chiaro se sia una rottura definitiva oppure no. L’unico spiraglio di salvezza sono le dichiarazione dello Special One a fine gara, con le quali si è scusato pubblicamente con il giocatore: “Una sostituzione come quella di Renato l’ho fatta 3/4 volte nella mia carriera”. Parole che vogliono sottolineare quanto l’evento sia stato più unico che raro.
Effettivamente l’ex Psg è diventato un caso, calciatore fantasma che si risparmia per la paura di infortunarsi e stare fuori. Quando è chiamato in causa non dà tutto se stesso e Josè se n’è accorto: “Viviamo una situazione di speranza pensiamo sempre che lo spazio in partita, le responsabilità, l’adrenalina, siano il modo ideale per aiutarlo a fare il salto. Lui ha cicatrici emozionali, ha tante paure dovute agli infortuni. Lavora a bassa intensità, su tutto quello che noi facciamo”.
Renato non è ancora pronto e potrebbe non esserlo mai, per questo il rischio di vederlo sparire è concreto. Un acquisto voluto fortemente da Tiago Pinto il quale ha scelto di scommetterci su. Peccato che con il Psg non esista una clausola per rimandarlo indietro a gennaio. Anzi, il gm ha accettato l’obbligo di riscatto qualora dovesse giocare un numero di partite considerevole. Obiettivo, arrivati a questo punto della stagione, molto difficile da raggiungere. Sempre dal Psg è stato prelevato Paredes, ma a titolo definitivo: “Sarebbe una cosa molto importante per noi se Mourinho restasse. Avere lui come allenatore è incredibile. Non ci sono scuse con gli infortuni, ognuno deve dare il massimo per portare il risultato a casa”.
FONTE: Il Messaggero