L’assemblea di ieri dei presidenti di Serie A sembra aver fatto aprire gli occhi sulla reale situazione anche al mondo del calcio. Il timore per l’emergenza salute si traduce in primo luogo in massima prudenza sulla prossima ripresa del campionato. E lo stesso vale per gli allenamenti, che dovrebbero addirittura precedere di settimane la ripartenza della stagione ufficiale.
Ieri la discussione sulle proposte al governo ha completamente sostituito quella sulle eventuali date di ripartenza. E’ ancora troppo presto: la priorità è seguire di giorno in giorno gli sviluppi dell’emergenza sanitaria. Le misure economiche che possano sostenere il calcio servirebbero a maggior ragione se le competizioni non venissero portare a termine.
L’ultima proposta riguarda la sospensione degli stipendi dei calciatori. I giocatori “producono” allenamenti e partite, ma la loro attività è ormai da giorni azzerata. Per cause che non dipendono dalle società ma da una forza maggiore, il club hanno quindi proposto all’Aic una riduzione degli ingaggi.
FONTE: La Gazzetta dello Sport
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