Probabilmente se un anno e mezzo fa avessero detto a Rick Karsdorp che avrebbe giocato nel 2020-2021 quarantacinque partite e nella stagione successiva le prime dodici partite di campionato senza mai fermarsi, il primo a farsi una risata sarebbe stato proprio lui.
Sbaglierà anche i cross, ma il terzino è diventato (e lo sarà sempre di più), una risorsa della Roma sulla fascia destra. Da oggetto misterioso e sempre infortunato, il terzino olandese adesso è diventato lo stakanovista della Roma, l’imprescindibile dello Special One che in questo di stagione lo ha impiegato in tutte e dodici le partite di campionato, saltando solo 35 minuti su 1080 totali. Soltanto Gianluca Mancini e Rui Patricio sono stati impiegati più di lui.
Era partito nel migliore dei modi, con due assist in Conference League e uno in campionato, poi inevitabilmente con il lavoro a tutta fascia il suo rendimento (come tutta la squadra) si è abbassando finendo anche contro il Venezia con davvero poche energie e tanti chilometri percorsi. Oltre 10 facendo su e giù per la fascia, con una velocità in sprinti di 33,90 km/h, superiore a tutti gli altri compagni.
Il migliore anche per indice di verticalità (numero di giocatori superati con passaggi in verticale) e nell’indice di rischio di passaggio (misura la propensione del giocatore a rischiare la giocata). Poi dati in questo campionato più che positivi anche nei contrasti (70,6% di successo), sette respinte difensive, nove intercetti e il 52% di duelli vinti in difesa. Cosa manca allora? Il cross. Su 40 cross, soltanto 11 sono riusciti, per un solo assist vincente trovato in campionato. Karsdorp deve migliorare su questo aspetto perché può essere decisivo per la Roma.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi