Alessandro Florenzi va di corsa. Ieri mattina era a Villa Stuart per togliere i punti, a due settimane esatte dall’intervento al ginocchio. Accompagnato da un fisioterapista della Roma, che lo segue quotidianamente nella fase riabilitativa, si è sottoposto ai test di valutazione, che hanno evidenziato l’ottima condizione dei tessuti. Il giocatore della Roma già cammina spedito senza tutore. Sarebbe già in condizione di cominciare a correre gradualmente, ma va frenato. Potrà farlo esattamente tra due settimane, quindici giorni dopo l’intervento e in seguito a una nuova visita di controllo. I fisioterapisti della clinica che lo seguono hanno pronosticato un recupero record. «Mai visto un calciatore che ha fatto il crociato in queste condizioni dopo così poco tempo».
Florenzi ha incrociato ancora il suo amico Alessandro Bertolacci, che si sta curando per guarire da un noioso infortunio muscolare a Roma, prima di tornare a Milano. I due, cresciuti insieme nel settore giovanile giallorosso, hanno scherzato sui loro tempi di recupero. Il giocatore ha ritrovato il buonumore, contando i giorni che mancano al suo ritorno in campo. Che potrebbe avvenire a tre mesi e mezzo dall’operazione, vale a dire a metà febbraio. Novanta giorni sono il tempo biologico per l’attecchimento del trapianto. Ma Florenzi può bruciare le tappe. Si è posto come obiettivo superare il record dei 105 giorni di Kharja e ci sono i presupposti perché possa riuscirci.